di Timothy Lucie-Smith, Consigliere Fondazione Sorella Natura e Guardia Ambientale Volontaria
Il 22 marzo abbiamo celebrato la Giornata Mondiale dell’acqua con l’obiettivo di comunicare l’importanza dell’acqua pulita per la vita umana, la natura, l’agricoltura e l’industria. L’acqua pulita e disponibile e i servizi igienico-sanitari per tutti è l’obiettivo di sviluppo sostenibile no. 6 promosso dall’ONU. Per capire che progressi stiamo facendo verso questo obiettivo basta guardare i dati monitorati da ASVIS, l’associazione italiana per lo sviluppo sostenibile di cui FSN è socia.
L’Italia evidenzia un netto peggioramento dell'indice soprattutto negli anni più recenti, dovuto al crescente sovra-sfruttamento delle nostre risorse idriche. Nel 2010 il prelievo di risorse idriche era il 6,7% delle risorse disponibili. Nel 2017 il prelievo è più che raddoppiato raggiungendo il 15,7% delle risorse disponibili. Se sommiamo questo all’inefficienza e agli sprechi del sistema idrico nazionale nonché ai crescenti rischi derivanti dal cambiamento climatico, possiamo concludere che esiste un grave pericolo per la sostenibilità idrica del nostro paese.
Questo significa che negli anni a venire è sempre più probabile che vivremo periodi di siccità causati dal cambiamento climatico che porteranno ad un impoverimento delle nostre riserve idriche soprattutto nel Mezzogiorno, con crescenti rischi per l’agricoltura e per i molti settori industriali per cui l’acqua è una risorsa critica.
Ci sono molti interventi da implementare in questo per non correre il rischio. Si tratta principlamente di 2 macro aree in cui dobbiamo necessariamente investire: aumentare la disponibilità di acqua e ridurre il nostro consumo, il cosiddetto “water footprint”. Aumentare la disponibilità’ di acqua dolce vuole dire soprattutto ammodernare la rete di distribuzione idrica e migliorare i sistemi di depurazione - le acque reflue vanno depurate e riutilizzate nella rete di distribuzione. Gli investimenti sono più urgenti nel Mezzogiorno dove gli investimenti sono stati minori e le inefficienze sono molto maggiori. Le perdite della rete idrica italiana “colabrodo” sono, secondo i dati raccolti da ISTAT, ben il 42% e raggiungono oltre il 50% in numerose zone del centro-sud.
Con adeguati investimenti possiamo ridurre gli sprechi a livelli fisiologici ben sotto al 10% come vediamo in paesi del nord Europa. La tecnologia digitale e smart, usando sensori, droni e satelliti controllati da sistemi digitali a intelligenza artificiale, rende fattibile l’eliminazione di macro perdite e fonti di inquinamento insieme alla riduzione drastica dei tempi e costi di scoperta e riparazione di micro guasti nelle reti di distribuzione idrica.
La riduzione del consumo di acqua è poi di certo altro fattore importante. Esistono oggi diverse tecnologie per ridurre drasticamente il consumo dell’acqua soprattutto nell’agricoltura e nell’industria che insieme rappresentano oltre l’80% del consumo complessivo di acqua in Italia. La combinazione di sistemi di monitoraggio di consumo estesi (con tecnologia IoT e 5G), intelligenza artificiale e “big data” permette di sviluppare applicazioni per la gestione “smart” e digitale dell’acqua. Si tratta di applicazioni volte a ridurre il consumo ottimizzando l’efficienza dei processi, come ad esempio il micro dosaggio dell’irrigazione che elimina sprechi e minimizza l’evaporazione.
È necessario, comunque, aumentare in modo sostanziale gli investimenti nel sistema idrico sia per aumentare la disponibilità di acqua pulita ma soprattutto per ridurne i consumi. La questione è urgente: senza investimenti saremo di fronte ad un continuo peggioramento della situazione con rischi catastrofici causati dal cambiamento climatico e gravi ripercussioni sull’agricoltura, industria e l’economia italiana.
Il PNRR o Recovery Plan è una grande opportunità per iniziare un percorso virtuoso ma non basta. Bisogna che il Governo crei un sistema di governance e di politiche attive che incoraggi ingenti investimenti privati nella ricerca e nell’innovazione per conservare e ridurre i consumi di acqua. Anche qui, c'è una grande opportunità resa possibile dalle nuove tecnologie smart e digitali. Non perdiamo questo treno (digitale).