15 Dicembre 2017
La celebrazione del Natale a Scuola è un atto educativamente dovuto poiché la formazione delle giovani generazioni di italiani, nativi e di nuovi cittadini, di ospiti del Nostro Paese, non può prescindere dal radicamento nelle radici cristiane e nella millenaria tradizione del Natale.
A Scuola, con il Presepe – non manchi – l’albero i canti e la animazioni, il Natale non viene celebrato nella sua stretta connotazione religiosa ma come momento di identificazione culturale e collegamento con le tradizioni più profonde, di gioia e socialità.
Che cittadini pensiamo di avere, nativi od ospiti, se non radicati in una identità che è quella della Nostra civiltà cristiana: civiltà di libertà, dignità della Persona, dialogo ed accettazione! Indipendentemente dalla fede la civiltà cristiana, con i suoi valori etici, è quella che sostiene la democrazia – date a Cesare quel che è di Cesare … – l’accoglienza, le diversità e la libertà religiosa. Se non fossimo cristiani imporremmo con la violenza la nostra cultura ad altri.
Il cristianesimo ed i suoi simboli sono garanzia di questi valori: non a caso il Parini diceva: “ove non entra il cittadino Cristo non entra il cittadino Parini”.
Quegli educatori che, per superficialità culturale, per le loro convinzioni ideologiche e per un malinteso senso di accoglienza per alunni non cristiani, non celebrano il Natale sbagliano profondamente commettendo una “violenza” nei confronti dell’identità culturale della stragrande maggioranza dei loro alunni. Veicolano, surrettiziamente, la violenza di chi venendo in una “casa” non sua ne volesse cambiare usi, costumi, cibi, mobilia …insomma cultura, per imporre la propria. Quale padrone di “casa” lascia he gli ospiti gliela cambino, occupino e, alla fine, distruggano?
I non cristiani non hanno nulla da “temere” dal Presepio, dall’albero, dai canti natalizi: sono un modo per far conoscere loro gli usi e costumi della “casa” che li ospita e la cui cultura debbono rispettare, così come noi, quando andiamo a “casa” altrui, facciamo.
Cari colleghi se di una cosa ci dobbiamo preoccupare è la deriva consumista che il Natale sta assumendo. BUON NATALE!!!
Scarica i nostri auguri di Natale, il presepe di Greccio!
Roberto Leoni
presidente