n. 04 – 23 Settembre 2013
L’anno scolastico è ormai iniziato e, ci auguriamo, con sufficiente regolarità anche se ben sappiamo che i problemi della Scuola italiana sono ben lontani dall’esser risolti.
Noi vogliamo richiamare, oggi, l’attenzione dei colleghi sulla necessità che, dalla materna alla secondaria superiore, l’approccio ai temi ambientali sia multidisciplinare e laboratoriale, per far si che dalle corrette informazioni si passi ai comportamenti. Vogliamo evidenziare come l’educazione ambientale sia fattore fondamentale dell’educazione alla legalità, che è rispetto di se stessi e del prossimo.
Certo dal MIUR, dal Min. Ambiente, dal Ministero Interno, dovrebbero venire, di concerto, indicazioni precise e susseguenti azioni formative dei docenti … se la memoria non ci tradisce l’ultima circolare interministeriale sui temi ambientali è del 13.12.1993 … speriamo ora che i giovani ministri dei tre ministeri citati vogliano affrontare organicamente la questione … se il governo dura …
Intanto Noi riprenderemo gli sforzi per far si che le Scuole, con il concorso degli Enti Locali proprietari degli edifici scolastici, divengano sempre più ecocompatibili con recupero e riciclo rifiuti, risparmio energetico, produzione di energia “pulita”: tutto questo senza aumento di costi.
Il risparmio, ad esempio, dell’istallazione dell’illuminazione a led è del 50%: bene… senza spendere neppure un cent di € in più di quanto si spende con l’illuminazione tradizionale il risparmio ripaga il costo della trasformazione e, una volta ripagata questa, il 50% di economia è fatto; stesso discorso per il fotovoltaico e recupero, ad esempio, delle cartucce toner: recuperando le vecchie non si spende per le nuove!
Il risparmio energetico deve esser un scelta di nuovo stile di vita che dagli Enti Locali alle Scuole passi alle famiglie: queste debbono esser coinvolte pienamente su questi temi e correttamente informate. Proponiamo che in ogni Scuola si tengano incontri su questi temi con le famiglie e che vengano presentate concrete opportunità. Noi di Fondazione SORELLA NATURA siamo disponibili, in prima persona e con i Ns. esperti, a venire gratuitamente nelle Scuole a parlare di queste cose ad alunni, docenti, dirigenti e famiglie.
In una prospettiva di economia solidale una famiglia, così come la Scuola, dovrebbe esser messa in grado di dotarsi, ad esempio, di fotovoltaico ed impianto a led senza spendere neppure un cent di € in più di quanto già spende: la produzione di energia dal fotovoltaico e la sua “vendita” alla rete, il risparmio dei consumi dell’illuminazione a led, ripagano il costo delle installazioni, in un arco di tempo che dipende da caso a caso. Certo se Scuola e famiglia non debbono avere aggravio di spesa, se il beneficio dei nuovi impianti di diluisce in un arco di tempo, chi paga l’istallazione a breve periodo? Le imprese installatrici non possono esser loro finanziatrici dell’operazione. Ecco allora che vanno individuate due strade convergenti: un piano nazionale, che potrebbe avere, crediamo, finanziamenti europei, e l’obbligo, ripetiamo l’obbligo, per le banche di finanziare queste iniziative.
Si pensi a quale volano di rilancio economico ed occupazionale si avrebbe e quale miglioramento ambientale, specie nelle emissioni di CO2, avremmo se il consumo energetico per l’illuminazione fosse ridotto con il passaggio a led degli impianti pubblici e privati e se, con il fotovoltaico su ogni tetto, potessimo ridurre drasticamente le importazioni di petrolio e gas.
Siamo convinti della fattibilità di quanto esposto, così come siamo convinti che le obbiezioni, specie per il fotovoltaico, come quella del costo di produzione, inadeguatezza delle rete, estetiche. … siano strumentali se non addirittura demagogiche, come quelle contro la termovalorizzazione dei rifiuti, che giovano solo a chi vuole – specie nella malavita – andare avanti con la vergogna delle discariche.
Roberto Leoni
presidente