news n. 13 – 4 Gennaio 2013
Cari Amici di FSN,
innanzi tutto ancora l’augurio che il 2013 sia migliore del 2012!
Il nuovo anno è iniziato, per i temi ambientali, con l’ennesimo allarme rifiuti, specie per città come Roma e Palermo; però il problema è nazionale!
Mettendo qui da parte i problemi del personale addetto, che pur ci sono e vanno affrontati, l’emergenza è data dal fatto che le discariche sono colme e che non si riesce ad aprirne altre per le proteste (giuste o no è questione che merita un esame caso per caso, comunque non devono decidere comitati e protestatari – vanno ascoltati e capite le Loro ragioni – ma gli Organi Competenti) della popolazione. Da molte parti abbiamo sentito dire che la soluzione è la raccolta differenziata.
Non c’è dubbio che è un aspetto importantissimo e che da sempre diciamo, ribadiamo, che nella Scuola deve esser posta in atto come fondamentale momento educativo ad un comportamento ecologicamente saggio! Su questo, con il CONAI ci siamo impegnati personalmente per anni.
Però abbiamo anche il dovere di dire che questa ha grossi problemi economici, organizzativi e di efficienza: comunque non è risolutiva. Da anni per risolvere l’emergenza, vedasi Napoli, spediamo i rifiuti, o via treno o con navi, all’estero, specie in Germania. Qui vengono “bruciati”, producono calore ed energia elettrica, che poi ci viene anche rivenduta. Quindi Noi italiani spendiamo per la raccolta, il trasporto, l’incenerimento e per comperare elettricità prodotta con i nostri rifiuti.
La soluzione sta nell’abbinare alla raccolta differenziata lo smaltimento per incenerimento – ovviamente con le tecniche più avanzate (vedasi ad esempio la dissociazione molecolare ) di costruzione e, sopratutto di gestione, dei termovalorizzatori. Se a Vienna, Copenaghen, Montecarlo … funzionano senza problemi perché non lo possono da Noi? Perché si giunge addirittura a demonizzarli ideologicamente ed emotivamente terrorizzando la gente su pericoli che – ripetiamo con tecnologie corrette di costruzione e gestione – non ci sono o sono minimi? La questione è di interesse strategico nazionale e non può esser lasciata in mano agli Enti – spesso aggredibili e ricattabili sotto tanti punti di vista – ma deve esser affrontata a livello nazionale dagli organi centrali dello Stato: in questo caso la parcellizzazione decisionale sul territori possibilità di blocco amministrativo con i TAR, è negativa ed indice non di democrazia ma di demagogia Territoriali (se necessario vanno riviste le modifiche introdotte qualche anno fa al Titolo V della Costituzione, modifiche che hanno generato più danni che benefici).
Speriamo: che i vari partiti che concorrono alle elezioni abbiano il senso di responsabilità di porre la questione, come tutta la tematica ambientale, nei loro programmi; speriamo che su questo Noi cittadini elettori si abbia la capacità di comprendere che la questione ambientale, l’ecologia, non è certo né di sinistra né di destra ma è questione Nostra, per i nostri figli, nipoti, posteri.
Roberto Leoni
presidente
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