27 Ottobre 2015
Se Hallowen anziché con il termine anglofono si fosse chiamata, come è, Festa delle Zucche avrebbe avuto, in Italia, un successo pari a zero.
Invece, poiché siamo malati di esterofilia, sta avendo successo.
Certo è un successo che non ha altre basi se non quelle consumistico commerciali!
Serve a far spendere soldi e creare una occasione in più per un festeggiamento privo di ogni base e che serve solo a recidere nelle giovani generazioni le fondamenta della cultura del Loro territorio, della Loro tradizione, dei Loro avi …!
In pedagogia ci sforziamo di dire che l’educazione deve integrare i giovani, dai fanciulli della Scuola per l’Infanzia agli adolescenti della Secondaria, nel Loro habitat, inteso in tutti gli aspetti
Poi vediamo che dalla Scuola per l’Infanzia sino alla Superiore si cade nella trappola di una massificazione che importa “riti” non Nostri ed in un consumismo sciocco.
Non ci strappiamo i capelli per questo … ne rimangono pochi ma diciamo quanto sopra esposto nella speranza, forse non del tutto vana, di indurre nei colleghi una riflessione, non tanto sul fare o no la Festa delle Zucche quanto sulla urgente necessità di dare ai nostri giovani una forte identità radicata sulla cultura del territorio: Heimant Kunde, pedagogia dei valori.
A proposito di valori, nei giorni della Festa delle Zucche cadono ricorrenze plurisecolari: il Giorno dei Santi ed il Giorno dei Morti ed una secolare, il 4 Novembre.
Non è forse il caso, crediamo certo che lo sia, che nella Scuola, di ogni ordine e grado, secondo metodologia adeguata, si ricordino tali giornate?
Il Giorno dei Santi, al di là dell’aspetto religioso, è il giorno dei Grandi che hanno fatto la nostra cultura: S. Benedetto, S. Francesco, Santa Caterina da Siena, tanto per citare Patroni della nostra Patria (adoperiamolo questo termine), oltre che Santi della Chiesa sono indiscutibili Grandi dell’Italia, dell’Europa e del Mondo.
Il Giorno dei Morti ci ricorda che ogni civiltà è tale quando inaugura il culto dei defunti; questo è presente dalle civiltà tribali più antiche sino, quasi, a Noi … che lo stiamo dimenticando! Stiamo dimenticando i veri valori che fanno una civiltà, ad esempio la famiglia oltre al culto dei morti.
Si portino Tutti, dalla Scuola per Infanzia alla Superiore al cimitero – i Sindaci vadano con le Scuole! -: sarà un’uscita didattica nel senso più profondo del termine (Non si dica la sciocchezza che ai bambini non si deve parlare della morte: certo est modus in rebus).
Si ricordi Sorella Morte del Cantico delle Creature, si leggano i Sepolcri del Foscolo.
Il 4 Novembre si ricordi, più che non la vittoria, le sofferenze e le stragi; l’inutilità della guerra. Ricordare la Guerra per costruire la Pace …
Altro che Festa delle Zucche …
Roberto Leoni
presidente